I social sono il mondo dei bot, ovvero di software
automatici che simulano l’attività umana: pubblicano post, mettono commenti, mi
piace, aggiungono amici. Il tutto con algoritmi che rendono molto difficile
essere scoperti.
Il fenomeno degli account fasulli su facebook, così come su tanti altri social, stà assumendo i connotati di una vera e propria inondazione.
Alcuni acker veri re dello spam hanno creato e mantenuto
migliaia di utenti, verosimilmente reali, alcuni dei quali saranno certamente
finiti anche tra le vostre liste di amici.
Già, accorgersene è infatti parecchio difficile, soprattutto
per chi non sospetta nulla di particolarmente fraudolento.
Ma cosa si può fare con migliaia di account gestiti da un
software che simula comportamenti reali?
Be .. tante cose, ad iniziare dal gonfiare di mi piace le
pagine ed i post, conquistare visibilità, innescare fenomeni di viralità semplicemente
diffondendo, allargando un bacino di utenza
Come fare?
Vi segnaliamo un sito che vende bot … http://www.botinternet.com/
Ma è solo uno dei tanti, val la pena leggere le descrizioni
per capire come agiscono e cosa producono. Nella descrizione dei bot per
facebook troverete un “potrete vendere mi piace” che è moto significativo …
Controindicazioni?
Tantissime! Si tratta di una attività fraudolenta che, se
scoperta, produce ban non solo dell’utente singolo (se ne hai migliaia uno in
più o in meno non fa differenza) ma addirittura dell’indirizzo ip.
Se i gestori del social poi riconoscono il papà hacker, per
costui la vita diventerà difficilissima, è il suo account, le sue pagine,
verranno tutte oscurate.
Già nel febbraio scorso ci siamo occupati del fenomeno degliaccount fasulli su facebook.
Nonostante una dichiarate guerra da parte del social blu
agli account fake, questi sono aumentati moltissimo, soprattutto in Italia e soprattutto
negli ultimi tempi.
Sono soprattutto account anonimi, intestati a persone
apparentemente qualsiasi, ma anche di account intestati a persone famose come
ad esempio quello di Pippo Inzaghi (vedi il mio post di giugno sul furto diidentità di Pippo Inzaghi).
Non è poi così difficile farlo: basta aprire un account con
il nome di una persona famosa e poi gestirlo in qualche modo, chiedere
amicizie, postare immagini o link, sparpagliare i mi piace, in somma cercare di
sembrare attivi come se si stesse realmente gestendo il profilo.
A meno che l’interessato non si faccia vivo con il social
blu e denunci il furto di identità, l’account rimarrà attivo e se, al raggiungimento
del limite di 5000 amici, venisse trasformato in una fan page “unofficial”,
magari è destinato a passarla liscia … ma il rischio di ban è comunque sempre
molto alto.
per approfondimenti vedi anche:
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