giovedì 20 marzo 2014

Be wizard 2014 stiamo arrivando!

Anche quest’anno saremo al be-wizard, l’evento più importante d’Italia nel settore del web marketing.

Da Avinash Kaushik, a Paolo Zanzottera, da Fabio Sutto a Gianluca Fiorelli, per non dire del mitico Piersante Paneghel e tanti altri, i migliori nomi del mondo internazionale del settore saliranno sul palco del palacongressi di Rimini.

Un evento imperdibile per chi si occupa di seo e di web marketing, ed al quale parteciperemo con grande entusiasmo, come al solito.
Dal seo ai socia network, da google alle tecniche avanzate di web design, in un cocktail sapientemente scekerato da Titanka, azienda san marinese dalle capacità eccezionali.

Il be wizard 2014 sarà il 21 ed ik 22 marzo 2014
per informazioni: http://www.be-wizard.com/

martedì 18 marzo 2014

Gli authorship snippet in google hanno subito un ulteriore taglio

Con il mese di marzo del 2014 sembra che gli authorship markup snippet visualizzati da google tra i risultati delle ricerche abbiano subito un ulteriore taglio.

Fonte mozcast.com 


Ci siamo già occupati dell’argomento:

Si tratta evidentemente di una precisa scelta del colosso californiano che intende sempre più premiare solamente gli autori che appaiono più credibili, ovvero solamente quelli che raccolgono consensi social.
Ovviamente è google+ a determinare la maggior parte del rumore di fondo, anche se altri social come facebook, twitter e pinterest sembrano coinvolti nel fenomeno.

Poco per volta vengono scremati gli autori a basso trust, lasciando in evidenza solamente quelli realmente seguiti ed apprezzati.

Credo che nei prossimi mesi sarà molto importante cercare di migliorare il proprio author trust, alzando il numero dei propri fans, ovvero di coloro che apprezzano i nostri scritti.

Sono convinto che giochi un ruolo molto importante il tenere un blog ed aggiornarlo frequentemente con contenuti ricchi di sostanza.

Diventare blogger è quindi molto importante per aumentare la propria credibilità social; se poi il blog è un blogspot, sotto il diretto controllo di google, ancora meglio.

Far apparire il proprio authorship markup nelle pagine dei risultati ricerca di google sarà un obiettivo sempre più difficile non solo da raggiungere ma anche da mantenere.

Dichiararsi autore di pagine dal contenuto meramente commerciale può produrre risultati negativi, mentre il farlo su pagine che mirano alla pura divulgazione di idee può essere vincente.

Ciò non solo per quel che riguarda la singola pagina, ma anche per quel che riguarda il “tema” del sito: il mio author snipper avrà molta più probabilità di uscire negli articoli pubblicati sul mio blog che nelle pagine, ancorché divulgative, pubblicate sul sito della mia azienda (Infonetsrl).

Ecco l’esempio di una serp inevitabilmente piena di facce: “cosa sono gli authorship markup snippet di google” restituisce pagine molto spesso associate ad un autore, ed i primi, inevitabilmente hanno la propria fotografia associata allo snippet.
Far emergere la propria foto tra le tante immagini può essere talvolta necessario e vincente: io ho scelto di inserire la mia foto in un bollo tondo ed ho un cappellino rosso!


Cosa è e come funziona Il knowledge graph di google

Un altro passo di google verso la risposta perfetta
"Non sarebbe fantastico se google riuscisse a capire le parole che utilizzi per fare una ricerca, non sono solo parole, ma si riferiscono ad elementi reali nel mondo?
Che un edificio è un edificio e un animale è un animale e che non si tratta solo di stringhe di caratteri casuali.
Se riusciamo a capire ce tali parole parlano di questi elementi reali nel mondo, potremmo svolgere un lavoro migliore e proporti proprio i contenuti a cui ti riferisci."



è l'incipit del video in cui il team degli sviluppatori di Knowdlege graph spiega il suo funzionamento.
questo è il link in cui trovare maggiori informazioni:

Il nuovo knowledge graph di google si basa in gran parte su cosa hanno cercato le persone e, sulla base di un enorme volume di ricerche, riesce a guidare l’utente attraverso un percorso che amplia automaticamente lo spettro delle ricerche (o risposte) possibili.
Il risultato, già ora, è particolarmente buono e soddisfacente, presentando all’utente uno spettro di risposte preconfezionate molto vasto ed esaustivo.

Si provi per esempio a cercare Leonardo da Vinci, o Pablo Picasso, per verificare come il sistema knowledge graph sia in grado di prenderci per mano ed accompagnarci nel mondo dell’arte in maniera differente a seconda della ricerca che abbiamo eseguito.


lunedì 17 marzo 2014

Come organizzare la vostra presenza su facebook in ottica seo e web marketing

Create un profilo
Su questo inizierete a raccogliere amici. Il profilo è sempre personale, ovvero è legato ad una persona reale. Utilizzatelo non solo per condividere ciò che pubblicate sulla pagina aziendale, mettete anche cose che riguardano la vostra vita quotidiana. Evitate comunque di esprimere opinioni politiche.

Create una pagina aziendale
Su questa inizierete a raccogliere mi piace. Quando fate un post condividetelo sul vostro profilo. Nominate sempre un amministratore alternativo a voi. Invitate spesso i vostri amici a cliccare mipiace.

Create un gruppo
Iscrivete al gruppo tutti i vostri amici. Abbiate cura di mettere il nome dell’azienda nel nome del gruppo ed evitate di dargli lo stesso nome che avete dato alla pagina aziendale.

Come postare
Postate sulla pagina aziendale avendo cura di essere connessi come azienda e non come persona.

Condividete il post sul vostro profilo e sul gruppo. Quando condividete sul gruppo ricopiate il messaggio di stato. Se il post è un link ricopiate il messaggio anche quando condividete sul vostro profilo

Siate positivi
Essere positivi nei nostri post aiuta ad entusiasmare i vostri fans. Emozionare in positivo è fondamentale per il successo di un post.

Alternate i post
Non postate sempre nello stesso modo, alternate le foto ai testi, ai link ed ai video. In questo modo la portata dei vostri post migliorerà sensibilmente.

Dire e non dire (se postate un link)
Se volete che i vostri fans clicchino sul link incuriositeli, dite qualcosa ma non tutto, invitateli al click.

Fate domande
Se volete che i vostri fan interagiscono con i vostri post sollecitateli con domande che inducano una azione: Vi piace? Cosa ne pensate? Quando la call to action è posta in forma interrogativa è sempre più efficace.

Attenzione alle immagini
I risultati migliori si ottengono postando elementi visivi. Una bella immagine indurrà i vostri fans a condividere i vostri post con altri.

Filigranate le immagini
Se le fotografie sono vostre ricordatevi di filigranarle sempre con il link al vostro sito.

Occhio al mobile
Usate immagini di dimensioni tali da essere visualizzate anche sugli smart phone (512 x 512 pixel sono sufficienti)

La potenza dei video
Postare video su facebook può dare grandi risultati ma i video devono essere non più lunghi di 30 secondi come spot televisivi.

Linkate sempre
Anche quando postate una immagine o un video mettete sempre il link al vostro sito web.

Postate in orario
Postate in orari nei quali i vostri fan sono online, diversamente i vostri messaggi moriranno ancor prima di essere visualizzati. In linea di massima l’orario migliore per postare su facebook va dalle 13 alle 19

Fate attenzione ai commenti
Rispondere ai commenti dei fan gratifica chi li ha lasciati e sollecita altri a partecipare ad una sorta di discussione in atto.

Ortografia
Rileggete il vostro post prima di inviarlo, siate maniacali! Gli errori di battitura o di ortografia sono come la peste bubbonica: abbattono la credibilità dei vostri post!

venerdì 14 marzo 2014

i fattori che influenzano il posizionamento di un sito internet

Come la suddivisione e la numerosità dei link interni influenza il posizionamento organico

Tra i fattori che influenzano il posizionamento di un sito internet vi è la numerosità e la suddivisione dei link interni al sito stesso.

Infatti, soprattutto se il sito è di dimensioni medio grandi, la sua struttura è analizzata dagli algoritmi per determinare i temi principali trattati e l’importanza delle singole pagine nel concorrere a specificare il tema.

Quindi non solo la distanza in click dalla home page ha importanza, ma anche il numero complessivo che questa riceve dalle altre pagine dello stesso sito. Anzi è proprio questo secondo fattore ad assumere la massima importanza, superando così quella “importanza” transitoria che una pagina foglia potrebbe assumere se provvisoriamente linkata dalla home page.

Nel grafico abbiamo cercato di rappresentare la distribuzione ideale dei link interni in un sito internet.
In ascissa è rappresentato il numero delle pagine, in ordinata il numero dei link ricevuti dalle pagine.
Solamente la home page e poche altre pagine, normalmente linkate in testata, riceveranno un alto numero di link interni
Man mano che si procede in profondità nel sito, saranno minori i link interni che portano ad una pagina.

Inevitabilmente la funzione che rappresenta la numerosità dei link interni procederà in modo discreto, si dovrà comunque avvicinare il più possibile ad una iperbole equilatera.
Le pagine con più link interni serviranno a determinare i temi principali del sito.
Queste ultime saranno anche le pagine più forti del sito web dal punto di vista del posizionamento organico.

Un sito internet è come un albero: è costituito da un tronco, da rami e da foglie.
Potremmo dire che il tronco è rappresentato dalla home page mentre i rami sono le categorie dei suoi contenuti editoriali.

Tanto più un progetto di comunicazione web è articolato, e tanto più la sua fruibilità sarà determinata dal disegno della ramificazione delle categorie che conterranno le pagine, o foglie, finali.

Le categorie che prevedremo per il primo livello fungeranno da spartiacque per la navigazione del sito e ne rappresenteranno i temi in esso trattati. Un navigatore già dalla struttura della home page dovrebbe poter capire cosa potrà trovare nel sito e decidere se proseguire o meno nella sua navigazione.
Le classiche categorie Chi siamo e Dove siamo, a meno di non essere trattate in modo importante dal punto di vista seo, ovvero a meno di non essere strutturate in base a chiavi di ricerca molto significative, andrebbero evitate.

Nel disegnare l’albero delle categorie del sito evitiamo di essere troppo profondi: tanto più ci allontaniamo dalla home page, infatti, tanto più si abbassa l’importanza di una pagina e dei suoi contenuti.
Teniamo comunque sempre presente che la categoria deve corrispondere ad una pagina hubb, ovvero ad una pagina che, oltre ad una descrizione di ciò che contiene, elenchi gli snippet delle schede ad essa associate.

Una categoria che non contiene schede dovrebbe essere evitata, anche se, soprattutto nei siti di piccole dimensioni, non è sempre possibile farlo.
Resta il fatto che una categoria piena di snippet di pagine che trattano di un tema specifico, ha una forza seo decisamente + elevata di una pagina che è priva di link a sotto pagine.
È dalla architettura dell’albero categorie che dipende la gran parte della numerosità dei link interni complessivi.
Le schede o foglie finali dovrebbero essere contenute solo nelle categorie che stanno in fondo all’albero, ovvero solo su quei rami che non hanno biforcazioni.
Quindi una categoria di primo livello dovrebbe contenere solo gli snippet delle categorie di secondo livello ad essa associate.

Le foglie finali, o pagine scheda, in realtà sono un complesso di elementi che comprendono anche una serie di sotto pagine come quelle dedicate a contenere le immagini, le sotto schede eventuali o gli imbuti di navigazione di un eventuale carrello per gli acquisti on line.

Nello scrivere il codice delle pagine che compongono la foglia finale è bene:
1.       mettere il rel no index su tutte le pagine del carrello.
2.       mettere il rel canonical[1] sulle pagine stampa indirizzato verso la pagina di origine.

I documenti allegati vengono letti ad indicizzati a patto che non siano immagini. Il fatto che contengano una duplicazione del testo della scheda non produce danni dal punto di vista dei filtri anti duplicazione.
Consigliamo di prevedere sempre che i video siano pubblicati su you tube e poi embeddati[2] nelle pagine. Abbiamo trattato l’argomento in una pagina chiamata il modo migliore per essere su you tube.

Il testo che scriveremo dovrà contenere un titolo da inserire nel tag h1, un sottotitolo nel tag h2 ed un testo che contenga parecchie ripetizioni delle chiavi con le quali vogliamo che la pagina venga trovata.

Tali chiavi dovranno essere contenute anche nel titolo e nel sottotitolo della pagina.
È molto importante costruire bene un testo breve di abstract che servirà a qualificare gli snippet che usciranno sui motori e sui social network.


[1] Il rel canonical è un tag html contenuto nell’header della pagina che serve a dichiarare quale sia la pagina da considerare “originale”. Serve ad evitare penalizzazioni da duplicazione quando sul sito vengono pubblicate + pagine con lo stesso testo.
[2] L’embedding, da cui il termine italianizzato embeddare, è una tecnica per l’inserimento di elementi esterni ni una pagina web.

martedì 11 marzo 2014

Il web marketing in sintesi

una infografica che riassume le diverse modalità offerte dalla rete per fare web marketing.

Si tratta di tanti ambiti, in ognuno dei quali occorrono competenze anche molto specifiche per riuscire a muoversi.

Una buona strategia di web marketing comprende comunque tutte queste attività, sapientemente dosate.

mercoledì 5 marzo 2014

La pagina Facebook di Carla Bruni

Carla Bruni pur rimanendo nei canoni ha inserito nella icona della sua pagina una chitarra in primo piano, giusta scelta visto che avendo a che fare con lei non si sa mai bene quale ruolo abbia: modella? Attrice? Cantante? Ex première dame francese …

L’immagine chiarisce a colpo d’occhio che Carla Bruni su Facebook è una cantante!

L’immagine scelta come copertina ripropone quella scelta come icona. Lo sfondo è nero e le scritte sono in bianco. Sotto la scritta CARLA BRUNI compare, tempo per tempo, l’indicazione del prossimo spettacolo.

La scelta è quella di mettere in massima rilevanza gli appuntamenti rinunciando ad una dose di messaggio emozionale rilevante. La foro di Carla però è ben scelta ed in grado di riassumere, con la chitarra in primo piano e lo splendido viso della Ex première dame che pare sgorgare da sotto.
La scelta del bianco e nero qualifica la cantante Carla Bruni come un prodotto elitario. Tra l’altro viene spesso riproposta nel diario, dove vendono alternati video a fotografie spesso in bianco e nero.
È poi anche necessario a dare una immagine retrò il che è un elemento stilistico caratteristico delle sue canzoni. Il bianco e nero centra questo obiettivo.

In un bombardamento continuo d’immagini a colori una bella foto in bianco e nero spicca differenziandosi. Ne approfitta largamente la pubblicità che, già da diversi anni, associa il bianco e nero a prodotti elitari desiderosi di elevarsi al di sopra degli altri tramite forme, marchi o contenuti escludendo a priori la “scontatezza” del colore.