Un canale youtube che si occupa di internet e cerca di rendere comprensibili al grande pubblico i misteri apparenti del mondo web.
Come fare web marketing, ovvero in senso lato come agire in internet per promuovere una attività economica.
Come affrontare i social media, ovvero tutorial e trucchi su come impostare le vostre pagine.
Come gestire il social media marketing, ovvero come massimizzare i risultati della attività social.
Come fare a pubblicare cose adatte al seo, ovvero come produrre pagine ottimizzate per i motori di ricerca.
Quali social network utilizzare a seconda del tipo di attività o di prodotto che avete
Notizie fresche, e comunque interessanti e curiose, sul mondo di internet.
mi trovate all'indirizzo:
https://www.youtube.com/user/StefanoTorrePC
Vi prego di iscrivervi al canale e di lasciare i vostri commenti sui miei video, in modo da poterli migliorare strada facendo ... su internet non si finisce mai di imparare!
a presto!
Stefano
mercoledì 30 aprile 2014
lunedì 14 aprile 2014
YouTube best practices
Ho raccolto in una trentina di slides la sintesi di quel che
occorre fare su youtube per partire con il piede giusto.
- Come aprire un canale collegandolo al proprio account google+
- Come impostare il canale da un punto di vista grafico
- Come collegarlo ai propri account social
- Come realizzare i video
- Come pubblicare i video
Prima di iniziare occorre tenere presente che YouTube è un
social network a tutti gli effetti e quindi su di esso valgono le stesse regole
di ingaggio, pur con le debite differenze, che già valgono su gli altri social:
Call to action, domande … eccc.
Se da un lato è vero che YouTube sia il secondo motore di ricerca più usato al mondo (dopo google), dall’altro è ancor più vero che si tratta di un ecosistema chiuso e che le ricerche eseguite su youtube trovano solamente ciò che è stato pubblicato su youtube stesso.
Occorre quindi fare attenzione ad alcuni aspetti per migliorare il posizionamento dei propri video tra i risultati delle ricerche.
In ogni caso, al di là dell’avere impostato al meglio il
proprio canale, occorre tenere presente che è la continuità a dare frutti:
scegliete una linea editoriale e seguitela; producete video e pubblicateli;
osservate le statistiche e correggete il tiro.
venerdì 11 aprile 2014
★ Likealyzer :: un tool per misurare in tempo reale la qualità della vostra pagina facebook
Mi sono imbattuto in un tool completamente gratuito che consente la misurazione della qualità di una pagina facebook.
Si chiama likealyzer e lo trovate al seguente indirizzo: http://www.likealyzer.com/
ho registrato un video tutorial abbastanza completo che ho postato sul mio canale youtube e che vi consiglio vivamente di guardare (lo trovate a fondo pagina)
Vediamo cosa fa likealyzer:
Provate ad inserire l’indirizzo completo di una pagina facebook vi verrà restituito in punteggio in centesimi ed una serie di suggerimenti su come poter migliorare la pagina.
Segue un giudizio puntuale sulle seguenti voci:
informazioni sulla pagina
- Username
avete scelto un username corretto, che generi un link valido? - Informazioni
avete inserito un numero di informazioni sulla vostra attività sufficiente? - Ubicazione
avete inserito la ubicazione della vostra attività? - pietre miliari
Utilizzate gli eventi importanti, gli obiettivi raggiunti per coinvolgere il vostro pubblico? - like verso altre pagine
avete o no messo degli i like verso altre pagine facebook?
performance della pagina
- mi piace della pagina
il numero dei mi piace ricevuti dalla pagina è buono o bisogna lavorarci su? - crescita dei mi piace
come e quanto crescono i vostri mi piace - PTAT (People Talking About This)
quanta gente parla di voi? - Tasso di engagement
rapporto tra PTAT e numero di mipiace della pagina
post della pagina
- numero dei post quotidiani
quanti post pubblicate mediamente al giorno? È sufficiente? - mi piace commenti e condivisioni ricevuti dai post
quanto sono mediamente coivolgenti i vostri post? - tipi di post
diversificate sufficientemente i post? - timing di pubblicazione dei post
Pubblicate i post negli orari corretti? - Lunghezza dei vostri post
pubblicate un numero giusto di caratteri nei vostri post? O sono troppo lunghi o troppo brevi? - Curiosità
Fate domande abbastanza spesso nei vostri post? - Hashtags
usate correttamente gli hashtag o a sproposito? - Calls to action
fate inviti all’azione in modo corretto?
post degli altri
- check sul fatto che altri possano postare
gli altri possono postare sulla vostra pagina? - frequenza dei post
quanto è frequente che qualcun altro posti sulla vostra pagina? - tasso di risposta
rispondete correttamente ai post degli altri? - tempo di risposta
quanto tempo impiegate per rispondere ai post degli altri?
Non sono proprio tutti i fattori in gioco, e qualcuno è un po’ sopravvalutato, ma il tool di likealyzer riesce a dare una valutazione oggettiva di massima molto valida e corrispondente a ciò che realmente fate su facebook.
E’ importante sottolineare il fatto che, di fronte ad errori riscontrati durante il check, vi siano una serie di link a pagine con indicazioni su come risolvere i problemi riscontrati. O per rispondere a domande sul tool.
Direi che si tratta di uno strumento eccellente, sicuramente utilissimo per non perdere la bussola con il facebook fai da te, ma anche utile alle agenzie per poter produrre veloci report ai propri clienti su come si stanno comportando le pagine facebook seguite.
Ecco il video Tutorial dal mio canale You Tube, al quale vi chiedo di iscrivervi!
Ecco il video Tutorial dal mio canale You Tube, al quale vi chiedo di iscrivervi!
giovedì 10 aprile 2014
★ Negative seo : Le penalizzazioni Site wide link
Le penalizzazioni Site
wide link
L’utilizzo di site wide link è un errore che commettono
quasi tutte le web agency che, inserendo il link alla propria home page in
tutte le pagine dei siti che costruiscono, finiscono di fatto col fare negative
seo a se stesse.
In questo articolo affronteremo il problema dal punto di
vista di una web agency che vuole posizionare il proprio sito su google.
Si definiscono site wide (wide il inglese significa esteso o
anche intero) tutti i link che sono ripetuti in tutte o quasi le pagine di un
sito.
Sono per esempio i link inseriti sulla spalla o nel piede
della pagina, tipicamente i bannerini.
Il site wide link è considerato tossico, pur con un fattore
di tossicità basso, ed è tanto più pericoloso quanto più grande è il sito sul
quale è inserito.
Sulla pericolosità dei site wide link non esistono giudizi
univoci, rimane tuttavia la constatazione che, quantomeno, non producano
effetti benefici al sito che li riceve.
Quindi non è il sito che li contiene a correre rischi di
penalizzazione ma il sito al quale puntano.
Se è forse esagerato parlare di penalizzazioni determinate
dai link site wide (ma sembra che google si esponga spesso al negative seo)
possiamo comunque affermare con certezza che non producano effetti sul trust e
sul posizionamento di un sito.
Se nella nostra link building dovessero comparire dei link
site wide, questi sarebbero segnalati come tossici dalla maggior parte dei tool
di controllo, ed in qualche modo andrebbero eliminati.
I site wide link fanno PR ovvero contribuiscono in modo
elevato a determinare il page rank del nostro sito internet. Eliminarli,
quindi, determinerà un abbassamento del PR della pagina alla puntano. Sappiamo
però che il Page Rank non è più un fattore importante nel determinare il
posizionamento di una pagina, quindi non dobbiamo avere remore nel tagliare
link tossici o potenzialmente tossici, anche se ciò dovesse determinare la
perdita di Page Rank.
Ma inserire un link alla propria home page nei siti che
vengono prodotti, è un aspetto molto importante per la visibilità di un brand,
soprattutto se è quello di chi ha realizzato il sito. Eliminare quindi il
classico bottone credits o powered by dal piede pagina dei siti non è la strada
giusta per risolvere il problema delle penalizzazioni da site wide link.
Come difendersi dal
site wide
Nel sito che ospita il site wide link ogni pagina avrà un
Page Rank interno determinato sostanzialmente dal numero di link interni
ricevuti.
Quindi sarà normalmente la home page a possedere il più alto
PR interno e normalmente sarà la pagina cin più trust e con il Page Rank
assoluto più elevato. Su questa è opportuno mantenere il link verso la nostra
home page, pur normalmente essendo la pagina “fuori tema” rispetto ai contenuti
del nostro sito.
Su tutte le altre pagine inseriamo il link ad una pagina anti site wide che creeremo appositamente sul sito. Questa sarà una pagina che
acquisirà un Page Rank interno secondo solo alla home page e che potremo
manipolare a piacimento in modo da renderla conforme al tema del nostro sito.
Per una web agency sarà una pagina nella quale verranno
enumerate le capacità di sviluppo web, magari partendo da una descrizione delle
caratteristiche tecniche del sito ospitante.
I link al sito della web agency saranno inseriti nella
pagina anti site wide, che essendo una pagina interna al sito ospitante, non
correrà alcun rischio di penalizzazione da site wide e che restituirà in modo
pulito ed efficace i link in essa contenuti.
I contenuti testuali della pagina anti site wide potranno
essere modulati in modo da enfatizzare talune stringhe chiave che si
riverbereranno sulla nostra home page in modo diretto.
Se abbiamo molti siti che contengono site wide link,
adottiamo l’accorgimento di creare pagine anti site wide sufficientemente
diverse tra loro da non generare problemi ai filtri anti duplicazione.
Cerchiamo di mantenere almeno un 50% del testo in esse contenuto (comprensivo
di quello presente nel loro layout) che sia unico ed originale.
In questo modo otterremo una serie di vantaggi:
- I link dalla home page essendo l’unico ricevuto avrà effetti positivi sul nostro PR e sulla nostra linkbuilding.
- La pagina anti site wide avrà un PR interno altissimo e che potrà trasferire al nostro sito completo del suo trust rank poiché perfettamente a tema con la pagina di atterraggio.
- Il nostro brand rimarrà evidente ovunque sul sito ospitante.
- Giocandosi bene la pagina anti site wide sarà possibile spingere termini di ricerca interessanti ed altrimenti difficili da posizionare
se il sito ospite non è sotto il vostro controllo conviene
fare il disavow.
il disavow
Se non avete il controllo del sito che produce i sitewide
link potete fare una richiesta di disavov a google del sito incriminato.
il tool messo a disposizione da google è inserito nel
webmaster tool (difficilmente rintracciabile)
Questa è una funzione avanzata e deve essere utilizzata con
cautela. Se utilizzata in modo scorretto, questa funzione potrebbe incidere sul
rendimento del tuo sito nei risultati di ricerca di Google. Ti consigliamo di
rinnegare i backlink solo se ritieni che sia presente un numero considerevole
di link contenenti spam, artificiali o di bassa qualità che rimandano al tuo
sito e se sei sicuro che i link ti stiano creando problemi.
Bisogna preparare un file txt con l’elenco dei link da
rifiutare che poi sarà caricato nel pannello dei disavow.
su questa pagina sono contenute (in inglese) le istruzioni
su come preparare il file.
martedì 8 aprile 2014
Il logo di Infonet e le sette stelle dell'orsa maggiore
Il logo di Infonet è molto particolare: rappresenta le sette
stelle principali della costellazione dell’orsa maggiore in rotazione attorno
alla stella polare.
È stato concepito e disegnato da Stefano Torre, ed è ina
sorta di tributo a quella che per lui è qualcosa di più che una passione:
l’astronomia.
La stella polare, e la costellazione dell’orsa maggiore,
sono sempre state il riferimento principale per i navigatori. Sono state una
sorta di bussola per individuare la giusta via. Non è un caso che per gli arabi
la stella polare sia alrucchaba, ovvero la guida.
Utilizzare la costellazione dell’orsa maggiore nel logo
aziendale è quindi il voler dare un senso particolare al disegno che accompagna
il nome dell’azienda: è come se fosse rappresentata una bussola, come se si
volesse dire in un grafo “noi siamo in grado di orientarti nel mare magnum di
internet”.
La raffigurazione della costellazione è fatta riproducendo
le fotografie a lunga posa della volta celeste, con la scia lasciata dalle
stelle nel loto incessante moto apparente, circolare, attorno alla stella
polare.
La stella polare è posta al centro del disegno,
sull’allineamento tra Dubè e Merak,
i cosiddetti puntatori del polo.
E’ partendo dalla
Polare che sono stati disegnati i cerchi, o meglio le scie lasciate dalle
sette, otto con la piccola Alcor, lasciate dalle stelle nel loro moto apparente
nel cielo.
Ne risulta un grafo decisamente evocativo e dal quale, con
opportune operazioni di taglio è stato ricavato il logo di Infonet.
Con il tempo il logo originale si è evoluto, prevedendo il
cambiamento del payoff, da Global network partner, un po’ pomposo e troppo
tecnologico, a “Gli specialisti di Internet”, molto più immediato e
comprensibile.
Dal giugno del 2102 è stato poi aggiunto il logo della Irix
Web, il cui marchio è stato acquisito dalla Infonet.
Ursa Maior è la costellazione che più caratterizza il cielo
boreale. È tra le poche costellazioni che, alla nostra latitudine, non
tramontano mai e sono visibili tutto l’anno. (le altre sono L’Orsa Minore,
Cefeo, Cassiopea e la Giraffa)
L’orsa maggiore è una costellazione nota fin dalla antichità
più remota. I Latini chiamavano le sue sette stelle principali i septem triones
(sette buoi) da cui il termine settentrione. Per gli antichi greci era arctos
(orsa) da cui la parola artico, ad evidenziare quanto radicata e stratificatala
sia la cultura del cielo. Stranamente anche per gli indiani d’America, che non
avevano rapporti culturali con l’Europa, la costellazione raffigurava un’orsa.
Le stelle principali della costellazione, con l’eccezione di
Dubhe e Benetnash, sono caratterizzate dallo stesso moto proprio, il che lascia
intendere che appartengano ad uno stesso ammasso, al quale appartengono un
altro centinaio di stelle, tra le quali sirio. Il sole si trova immediatamente
a ridosso di questo ammasso e, secondo alcuni, ne farebbe parte.
Le sette stelle
dell’orsa maggiore
Dubè
(α Ursae Majoris) è una stella gialla di magnitudine 1,81; si trova a 124 anni luce da noi, ossia circa 50 anni luce oltre il Gruppo stellare dell'Orsa Maggiore. Con Merak forma un asterismo noto come I Puntatori, in quanto utilizzato per trovare la Stella Polare
(α Ursae Majoris) è una stella gialla di magnitudine 1,81; si trova a 124 anni luce da noi, ossia circa 50 anni luce oltre il Gruppo stellare dell'Orsa Maggiore. Con Merak forma un asterismo noto come I Puntatori, in quanto utilizzato per trovare la Stella Polare
Merak
(β Ursae Majoris) è una stella bianco-azzurra di magnitudine 2,34; è il secondo membro dell'asterismo dei Puntatori.
(β Ursae Majoris) è una stella bianco-azzurra di magnitudine 2,34; è il secondo membro dell'asterismo dei Puntatori.
Phecda
Phecda (γ Ursae Majoris) è una stella bianco-azzurra di magnitudine 2,41; nei suoi pressi si individua la galassia M109.
Phecda (γ Ursae Majoris) è una stella bianco-azzurra di magnitudine 2,41; nei suoi pressi si individua la galassia M109.
Megrez
Megrez (δ Ursae Majoris) è la stella meno luminosa dell'asterismo del Grande Carro; ha magnitudine 3,32 ed è una stella di colore bianco.
Megrez (δ Ursae Majoris) è la stella meno luminosa dell'asterismo del Grande Carro; ha magnitudine 3,32 ed è una stella di colore bianco.
Alioth
Alioth (ε Ursae Majoris) è la stella principale della costellazione; di magnitudine 1,76 e dal colore bianco, è una delle stelle del Gruppo stellare dell'Orsa Maggiore.
Alioth (ε Ursae Majoris) è la stella principale della costellazione; di magnitudine 1,76 e dal colore bianco, è una delle stelle del Gruppo stellare dell'Orsa Maggiore.
Mizar
Mizar fa coppia con Alcor: le due stelle sono talmente ben separate che è possibile risolverle pure ad occhio nudo; Mizar tuttavia è a sua volta una doppia, con componenti di seconda e terza grandezza separate da 14", dunque risolvibili con un telescopio di dimensioni medio-piccole.
Mizar fa coppia con Alcor: le due stelle sono talmente ben separate che è possibile risolverle pure ad occhio nudo; Mizar tuttavia è a sua volta una doppia, con componenti di seconda e terza grandezza separate da 14", dunque risolvibili con un telescopio di dimensioni medio-piccole.
Benetnash
(η Ursae Majoris) è una stella azzurra di magnitudine 1,85, posta a 101 anni luce di distanza da noi, dunque circa 25 anni luce oltre il Gruppo; nonostante la sua vicinanza ad esso, si muove in direzione opposta, indicando che si tratta solo di una stella di passaggio.
(fonte: infonet: un logo che parla di stelle)
(η Ursae Majoris) è una stella azzurra di magnitudine 1,85, posta a 101 anni luce di distanza da noi, dunque circa 25 anni luce oltre il Gruppo; nonostante la sua vicinanza ad esso, si muove in direzione opposta, indicando che si tratta solo di una stella di passaggio.
(fonte: infonet: un logo che parla di stelle)
lunedì 7 aprile 2014
La rivincita dei cittadini comuni contro le grandi corporate multinazionali :: United break guitars
Era il 2008 quando la chitarra di Dave Carrol fu rotta
durante il volo da Halifax a Omaha in Nebraska.
Dave Carrol era uno sconosciuto musicista ed autore di
canzoni, la chitarra era stata fatta su misura da un artigiano abbastanza
famoso, tal Bob Taylor, ed aveva un valore approssimativo di 3.500 US$.
La compagnia aerea era la UNITED AIRLINES e si rifiutò di
rimborsare Carrol per il danno subito.
La querelle andò avanti per un anno: email, lettere, visite
personali agli sportelli della compagnia, sempre e comunque con esito negativo
per il povero Dave.
A nulla servirono persino le testimonianze di altri
passeggeri che avevano visto gli addetti ai bagagli lanciare e far cadere la
custodia con la chitarra Taylor di Dave Carrol.
Unico effetto che sortivano i tentativi di Dave erano un
aumento dell’irritazione della United, ed un conseguente trattamento sempre più
brusco e maleducato nei suoi confronti.
Fu così che Dave decise di scrivere una canzone e farne un
video. La canzone si intitolò “united break guitars” ed il video, le cui
realizzazione costò 1.500 dollari americani, fu pubblicato su youtube e condiviso su tutti i canali social possibili.
Il video fu postato il 6 luglio 2009, e nel giro di pochi giorni diventò talmente popolare da raggiungere il milione di visualizzazioni.
Nel giro di 4 giorni dalla pubblicazione del video, la
United airlines perse il 10% del suo valore in borsa, con un danno economico di
10 milioni di dollari.
E’ interessante notare che nel mentre della esplosione di popolarità
del video di Dave Carrol, mentre altri cercavano di approfittare della
situazione se non altro facendo Newsjacking, la United non fece assolutamente
nulla per cercare di difendersi dal ciclone che le si stava abbattendo contro.
Contattò si il musicista proponendogli il rimborso del danno, ma a quel punto
ci sarebbe voluto ben altro ….
Pensate che nei mesi successivi alla pubblicazione gli
ordini di chitarre Taylor crebbero del 30%.
Al di là del fatto che questo evento è assurto a simbolo della
vittoria di Davide contro Golia, del cittadino comune contro le grandi
multinazionali, dimostra che grazie ad internet ed al mondo dei social network
è tutto possibile.
L’umiliazione pubblica subita dalla united ha pero messo sul
chi vive le grandi corporate, che da allora sono molto più attente a certi
fenomeni. Il margine di manovra dei piccoli come Dave si è ridotto, ma non si è
azzerato, ne mai lo farà.
venerdì 4 aprile 2014
★ Esame principi di base della pubblicità adwords ... superato!
Fatto ... il primo vero ostacolo lungo la strada per diventare google partners è superato: Il difficilissimo esame sui principi di base della pubblicità adwords non è più un problema.
rimangono un secondo esame (sulla ricerca avanzata o sulla rete display a scelta) l'aver speso un budget di 10 mila dollari negli ultimi 60 giorni, e la necessità di dimostrare di averlo speso bene :)
Non sono ostacoli da poco, ma credo che occorra adoperarsi con tutti se stessi per raggiungere l'obiettivo.
Essere Google partner è fondamentale per riuscire a galleggiare in una economia dominata dalla crisi.
In tanti si propongono per gestire le campagne adwords dei propri clienti, mo sono pochissimi coloro che hanno la certificazione google partner, ovvero una sorta di patente di guida che garantisce il cliente sul fatto che i budget vengano spesi bene.
Tutto sommato è difficile riuscire a farsi pagare per spendere soldi. Ma certificarsi google partner dovrebbe rendere l'operazione un pò più facile.
vi farò sapere ....
rimangono un secondo esame (sulla ricerca avanzata o sulla rete display a scelta) l'aver speso un budget di 10 mila dollari negli ultimi 60 giorni, e la necessità di dimostrare di averlo speso bene :)
Non sono ostacoli da poco, ma credo che occorra adoperarsi con tutti se stessi per raggiungere l'obiettivo.
Essere Google partner è fondamentale per riuscire a galleggiare in una economia dominata dalla crisi.
In tanti si propongono per gestire le campagne adwords dei propri clienti, mo sono pochissimi coloro che hanno la certificazione google partner, ovvero una sorta di patente di guida che garantisce il cliente sul fatto che i budget vengano spesi bene.
Tutto sommato è difficile riuscire a farsi pagare per spendere soldi. Ma certificarsi google partner dovrebbe rendere l'operazione un pò più facile.
vi farò sapere ....
Social best practices 2014 :: migliorare il marketing su google+ e facebook
ho pubblicato su slideshare un nuovo power point con qualche indicazione utile per migliorare il proprio social web marketing.
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