venerdì 27 giugno 2014

Spariti gli author snippet dalle serp di google

La notizia è stata postata su g+ da jhon Mueller, ed è stata ripresa da me sul mio sito in una pagina alla quale vi rimando: Sparitidefinitivamente gli author snippet dalle serp di google. (http://goo.gl/ooYCev)

Mio dio che cosa faremo ora senza più l’authorship markup snippet nelle serp di google?
Si prevede un aumento significativo dei suicidi …. La fotina su google era tutto, era ciò per cui mi sono impegnato per anni, era l’essenza della mia esistenza …

Mio dio come farò senza, non posso più vivere. Maledetto google, sei cattivo, brutale, sei un infingardo tagliatore di teste.

Era bello fare ricerche e vedere le faccine … per pio scegliere la più bella e fare click. Benemeriti sconosciuti che poco per volta diventavano parte della mia vita come se potessimo incontrarci per strada!
Per fortuna rimane Facebook, anche se l’ è tutta un’altra cosa: il social blu rispetto al social rosso è un gigante ma rispetto alle serp di google diventa smilzo e piccolino!

La mia popolarità, la mia riconoscibilità è andata a farsi friggere … mi viene da piangere J

E adesso?
Mi toccherà continuare a lavorarci sopra come un mulo senza fotina …

sigh … sob … ahhhh … e tutto perché il mio trust continua ad avere importanza nel ranking anche senza la fotina … maledizione!

Va bè, nella vita mandar giù rospi capita spessissimo … ingoiamoci anche questo!

giovedì 26 giugno 2014

Sideboob selfie: quando il seno è protagonista

Giunge dall’America una nuova moda, si chiama sideboob selfie, ed è quella di fotografarsi il seno per postarlo poi sui social.

Qui ragazzi non posso proprio competere, e mi sa che perderò lo scettro di re del selfie. 

La moda del Momento è infatti quella del sideboob selfie, ovvero del fotografarsi il seno di fianco o anche di fronte, in modo che si veda qualcosa ma non tutto, che si intuisca più che vedere (altrimenti sarebbe impossibile pubblicarli sui social network). Stuzzicare la fantasia di chi guarda, in modo sexy ed ammiccante, senza mai rinunciare alla dimensione dello scherzo e senza esagerare.

Il selfie sideboob è la nuova frontiera dell’autoscatto social, il puntare l’obiettivo dello smartphone sul seno che non deve essere mostrato sfacciatamente nudo, ma solo esposto da angolazioni ammiccanti, è diventato cool.

A dare inizio alla mania hot sono state le celebrità del calibro di Rihanna e adesso sono migliaia le ragazze che si sono affiliate a questa moda che, come tutte le tendenze che rispettino, si è anche conquistata l’hastag #Sideboob.

In Italia si stà intrufolando, è in arrivo ... come sempre, con un pò di ritardo!

Su facebook rubata l’identità a Pippo Inzaghi e ad altri famosi allenatori

Ieri è capitato che facebook mi segnalasse tra le persone a cui chiedere l’amicizia niente meno che Pippo Inzaghi. Ovviamente la ho chiesta immediatamente … ma poi ho cominciato a dubitare della reale identità di Pippo.

La pagina è ben costruita, ha immagini di qualità e qualche post ben fatto, molti link .. quasi tutti verso le pagine di un sito in particolare: calciosport24.it.

Chissà perché Pippo Inzaghi ha fatto un nuovo profilo su Facebook, non gli bastava quello che aveva? Non gli bastava la sua Pagina con oltre 72 mila Mi Piace?

Ma ecco che Facebook mi segnala anche Vincenzo Montella e Rafa Benitez …. Gatta ci cova: tutti allenatori e tutti già enormemente popolari!

Ovviamente invio la richiesta di amicizia … dopo poco arriva la notifica della accettazione, fantastico: adesso sono amico di Inzaghi, Montella e Benitez!

Ma c’è qualcosa che non torna: i link pubblicati dalle tre profili sono identici!

Stamattina torno a vedere i profili dei miei nuovi amici: Inzaghi ha fatto il botto e in un solo giorno ha raggiunto quota 4900 amici, Montella e Benitez sono invece fermi a meno di cento. Appena il tempo di fare lo screenshot delle pagine e facebook oscura le pagine di Benitez e Montella! Ma quella di Pippo resiste, anzi, lo stesso Inzaghi mi manda inviti a mettere il Mi Piace su diverse pagine che parlano del Milan.

Mi chiedo quanto tempo passerà prima di vedere oscurata anche la pagina del profilo del mio amico Pippo.

Nel frattempo calciosport24.it avrà fatto il pieno di traffico, di click ed avrà ottenuto risultati pubblicitari da paura.

Manovra ben orchestrata quindi, da spammer professionisti che non hanno paura di finire in galera.

mercoledì 25 giugno 2014

[pubblicità] Al confine del sessismo becero :: le pubblicità di SUIT supply

La Suit supply è un fashion brand nato nel 2000 ad Amsterdam in Olanda, oggi è divenuto un marchio internazionale con negozi in mezzo mondo.

Produce abiti da uomo di alta sartoria.

E’ stata fornitore ufficiale di abiti della squadra olimpica olandese alle olimpiadi di Pechino 2008, Vancouver 2010 e Londra del 2012.

Le campagne pubblicitarie della Suit supply hanno causato polemiche poiché incentrate su un sessismo banale e molto scontato, più da camionista che da uomo di classe.

Eccone qualche esempio:
Lui che le alza la gonna per guardarle le mutandine mentre lei è in estasi totale

Lui che si tromba la donna (in estasi assoluta) dell’amico che dorme

Lui alla guida di una lussuosa macchina mentre lei accanto si lascia andare all’estasi del piacere assoluto


Ovviamente lei è sempre una gnocca pazzesca!

Il messaggio è semplice e disarmante: se vesti gli abiti suit supply potrai permetterti ogni esagerazione con le donne, pardon, le belle donne, che cadranno ai tuoi piedi ancor prima di provarci.

Ma stà roba funziona? È talmente spudorata da lasciare imbarazzati ed attoniti,  possibile che un messaggio così spudorato abbia successo?
Per dare una risposta occorre concentrarsi sulla qualità della gente che osserva e recepisce i messaggi pubblicitari … se lo facciamo scopriamo che al mondo gli uomini di classe sono veramente pochi, ci sono molti più camionisti che gentlemann!

Le donne poi …. Bè sono molte di più quelle che cercano scorciatoie verso il successo di quelle che puntano sulla propria capacità. Ed il successo per loro significa denaro, null’altro.

Il Sesso per denaro, innegabilmente affascina le tante nipotine di Mubarak che girano per le vie del mondo!

Ed allora la risposta è si, questa roba funziona!
Squallido a dirsi, ma vero nei fatti.

[mondiali] lo sgagnone di Suarez a Chiellini

Suarez morsica Chiellini, l’arbitro non vede il guada linee neppure. Non vede nemmeno i segni lasciati dalla dentatura da castoro dell’Uruguaiano quando Chiellini glieli mostra.



Aveva da poco espulso Marchisio per un fallo che al più sarebbe stato da ammonizione, ma lo sgagnone non lo ha visto, chissà perché?

Eppure gli arbitri vedono tutto ciò che avviene in campo, riescono a pescare gli attaccanti in fuorigioco millimetrici, e sono sempre a pochi passi dall’azione.

La risposta è una soltanto, la disonestà impera nel mondo del calcio, non si capirebbe altrimenti il perché non vengano introdotti strumenti per valutazioni oggettive come quelli del rugby. Certe porcate non si potrebbero più fare, ed alla fine vincerebbe il migliore in campo, e non più il favorito dall’arbitro e dal sistema.

Ma la verità è che il più forte spesso non è il più blasonato o chi spende di più o chi ha più tifosi. E tutto ciò va contro la logica commerciale del merchantdising, quella logica che fa giocare le squadre con maglie improbabili e che poco per volta stà distruggendo la popolarità del calcio.

Così come il fatto che certe squadre siano quotate in borsa, e che i risultati sul campo influenzino il valore delle azioni, e senza che la giustizia sportiva sia regolata in modo chiaro, senza che gli arbitraggi siano puliti.


Il calcio stà morendo, lo stanno uccidendo!

martedì 24 giugno 2014

La visibilità dei post delle fan page su facebook

La visibilità organica dei post sulle pagine facebook nel corso degli ultimi mesi è cambiata moltissimo e l’algoritmo che regola la visibilità dei post è ancora in fase di forte cambiamento.

La tendenza è quella di una diminuzione della visibilità organica (quella non a pagamento per intenderci) che si attesta attorno al 40%, almeno sui brand che ho sotto controllo diretto, e che pare confermata da una diminuzione diffusa anche nella visibilità dei top brand.


La tabella sotto mostra il cambiamento nella visibilità dei top brand nel corso degli ultimi 12 mesi.


Pochi mesi fa abbiamo avuto un premio di visibilità ai post testuali, oggi assistiamo ad un cambiamento significativo nel ranking dei contenuti video (forse troppo significativo)
L’impressione è che la visibilità dei brand sia calata in modo forte in ogni settore anche se una analisi approfondita fatta da Agorapulse mette in evidenza come in alcuni settori la visibilità dei post sia addirittura aumentata. (vedi la infografica sotto riportata)

in sintesi
Quindi oggi, per chi opera su pagine facebook è essenziale puntare su:
  • post di solo testo
  • post di contenuti video

per ora l’algoritmo di facebook premia solamente i contenuti video direttamente caricati sul social blu, è comunque attesa una correzione dell’algoritmo che premierà anche i contenuti video sherati (condivisi) da you tube, vimeo ecc …

La infografica con la variazione della visibilità per settore:


maggiori informazioni su www.webinfermento.it


Web facile economico e professionale

È facile cadere in trappole enormi quando si parla di web design.
Ci sono aziende poco professionali che propongono servizi a prezzi altissimi e di scarsa qualità, ma con una faccia da professionisti di bronzo.



Vi riporto qui una pubblicità apparsa su libertà (Quotidiano di Piacenza).
Un sito visibile su IPHON (fantastico e da non credere), ben 5 pagine con 10 database My sql (2 per pagina) a soli 550 €
L’azienda è anche Consulente informatico SISCO certified (la sisco io non la ho mai sentita J)

E la pubblicità ha poi mille e uno loghi … tanto per buttare fumo negli occhi.

Che dire ragazzi …. È proprio vero che il mondo è pieno di ciarlatani … ma difendersi si può, rivolgendosi ad un professionista qualificato magari, se si chiama Infonet srl ancor meglio … è la mia azienda ed opera nel settore da una quindicina d’anni ….


Provate a consultare il nostro sito web, troverete informazioni per capire come realizzare un sito web facile, economico eprofessionale.

venerdì 13 giugno 2014

Che ce ne frega del digitale, noi siamo eperti in storia medioevale!

Confronto tra Eric Schmidt e Dario Franceschini, presidente di google il primo, ministro italiano dei beni culturali il secondo; il teatro è stato un dibattito alla università La Sapienza di Roma, la data 1'11 giugno 2014.

Il problema è lo sviluppo della cultura digitale nel nostro paese, certamente arretrato rispetto al resto dell’occidente.

Schmidt:
“I governi italiani hanno fallito. [..] Il tasso di disoccupazione giovanile è altissimo, pari al 46%. Per risolvere questo problema il governo dovrebbe cercare di formare e far lavorare i giovani nel mondo del web.”
Schmidt ha proseguito poi sostenendo la necessità di inserire ’informatica in modo massiccio nel sistema dell’istruzione, ponendo come esempio gli USA dove “in tutte le scuole si insegna informatica”.

Il ministro Franceschini ha replicato in questo modo:
“In ogni Paese ci sono vocazioni, magari un ragazzo italiano sa meno di informatica ma più di storia medievale e nel mondo questo può essere apprezzato. Un ragazzo italiano ad esempio potrà andare negli Usa a insegnare storia medievale e uno americano potrà venire qui a insegnare informatica.”

Che dire ragazzi … Che la politica sia meglio dell’avanspettacolo lo si sapeva già, ma che si arrivasse al comico-demenziale non era ancora successo (o forse si, ma è questione di punti di vista).

Schmidt, che non è certo l’ultimo dei pirla, fa una affermazione lapalissiana, assolutamente ovvia, e assolutamente vera: L’Italia manca di cultura digitale, e non solo dal punto di vista della conoscenza dell’informatica da parte dei diplomati e dei laureati, ma ha anche carenze infrastrutturali gravissime che la pongono a livello del nord Africa come diffusione di internet e della banda larga.

Si tratterebbe di rispondere semplicemente: “è vero!”, “stiamo per fare qualcosa”, “conosciamo il problema”, ma qui no, qui si parla di storia medioevale, che non centra proprio nulla!

Si tratterebbe poi di verificare con una bella prova invalsi se i nostri diplomati davvero conoscono la storia del medioevo, e non lo credo, per rendere ancora più comica la situazione.

La realtà nuda e cruda, è che oggi la storia medioevale vale niente se non può essere supportata da buone conoscenze digitali; Non si usano più i codici miniati, ed i libri digitali sono ormai diventati indispensabili anche per i ricercatori medioevalisti.

Se non ci mettiamo al passo con i tempi siamo destinati ad impoverirci paurosamente, ma i ministri della repubblica italiana pensano di essere sul palcoscenico di zelig, e non a governare un paese.


Peccato!

[mondiali] il Brasile adesso mi stà antipatico

12 giugno 2014
Brasile-Croazia finisce 3 a 1. La Croazia ha giocato bene, direi meglio del Brasile che si è espresso a folate es ha tenuto un ritmo lento per tutta la partita.
  • La Croazia passa in vantaggio con un autorete di Marcelo.
  • Passano i minuti ma il Brasile non riesce a reagire. Si innervosisce e Neimar dà una gomitata in faccia ad un giocatore croato. A parti invertite l’arbitro avrebbe estratto un cartellino rosso, Neimar doveva essere espulso, ma se la è cavata con un giallo.
  • Nella azione successiva Neimar ha segnato!
  • Il primo tempo finisce 1 a 1 e nel secondo tempo il brasile è molto più aggressivo.
  • L’arbitro inventa un rigore assolutamente inesistente per il Brasile.
  • L’arbitro ferma un contropiede croato molto pericoloso per un fallo di mano di olic assolutamente inesistente.
  • Viene annullato un gol alla Croazia per un discutibile fallo sul portiere.
  • Mentre la Croazia preme alla ricerca di un pareggio che avrebbe stra meritato, parte un contropiede del brasile che ruba palla a centrocampo con un fallo clamoroso non fischiato e si conclude con il goal del 3 a 1.

Morale: il Brasile con un arbitraggio onesto e decente avrebbe perso questa partita.

Fate pure tutte le considerazioni che volete ma la situazione non cambia. Il calcio è uno sport bellissimo, ma ad ogni partita come questa gli appassionati si mortificano, si allontanano.

Per me si dovrebbe usare la moviola per vedere e rivedere certe cose in campo, si dovrebbe cercare di rendere il più oggettivo possibile l’arbitraggio, si dovrebbe restituire al calcio il fascino del Davide che può battere Golia.

Poi continuo a guardare le partite come se niente fosse, ma il Brasile adesso mi stà molto Antipatico.