Come la suddivisione e la
numerosità dei link interni influenza il posizionamento organico
Tra i fattori che influenzano il
posizionamento di un sito internet vi è la numerosità e la suddivisione dei
link interni al sito stesso.
Infatti, soprattutto se il sito
è di dimensioni medio grandi, la sua struttura è analizzata dagli algoritmi per
determinare i temi principali trattati e l’importanza delle singole pagine nel
concorrere a specificare il tema.
Quindi non solo la distanza in
click dalla home page ha importanza, ma anche il numero complessivo che questa
riceve dalle altre pagine dello stesso sito. Anzi è proprio questo secondo
fattore ad assumere la massima importanza, superando così quella “importanza”
transitoria che una pagina foglia potrebbe assumere se provvisoriamente linkata
dalla home page.
Nel grafico abbiamo cercato di
rappresentare la distribuzione ideale dei link interni in un sito internet.
In ascissa è rappresentato il
numero delle pagine, in ordinata il numero dei link ricevuti dalle pagine.
Solamente la home page e poche
altre pagine, normalmente linkate in testata, riceveranno un alto numero di
link interni
Man mano che si procede in
profondità nel sito, saranno minori i link interni che portano ad una pagina.
Inevitabilmente la funzione che
rappresenta la numerosità dei link interni procederà in modo discreto, si dovrà
comunque avvicinare il più possibile ad una iperbole equilatera.
Le pagine con più link interni
serviranno a determinare i temi principali del sito.
Queste ultime saranno anche le
pagine più forti del sito web dal punto di vista del posizionamento organico.
Potremmo dire che il tronco è
rappresentato dalla home page mentre i rami sono le categorie dei suoi
contenuti editoriali.
Tanto più un progetto di
comunicazione web è articolato, e tanto più la sua fruibilità sarà determinata
dal disegno della ramificazione delle categorie che conterranno le pagine, o
foglie, finali.
Le categorie che prevedremo per il primo livello fungeranno da
spartiacque per la navigazione del sito e ne rappresenteranno i temi in esso
trattati. Un navigatore già dalla struttura della home page dovrebbe poter
capire cosa potrà trovare nel sito e decidere se proseguire o meno nella sua
navigazione.
Le classiche categorie Chi siamo
e Dove siamo, a meno di non essere trattate in modo importante dal punto di
vista seo, ovvero a meno di non essere strutturate in base a chiavi di ricerca
molto significative, andrebbero evitate.
Nel disegnare l’albero delle
categorie del sito evitiamo di essere troppo profondi: tanto più ci
allontaniamo dalla home page, infatti, tanto più si abbassa l’importanza di una
pagina e dei suoi contenuti.
Una categoria che non contiene
schede dovrebbe essere evitata, anche se, soprattutto nei siti di piccole
dimensioni, non è sempre possibile farlo.
Resta il fatto che una categoria
piena di snippet di pagine che trattano di un tema specifico, ha una forza seo
decisamente + elevata di una pagina che è priva di link a sotto pagine.
È dalla architettura dell’albero
categorie che dipende la gran parte della numerosità dei link interni
complessivi.
Le schede o foglie finali
dovrebbero essere contenute solo nelle categorie che stanno in fondo
all’albero, ovvero solo su quei rami che non hanno biforcazioni.
Le foglie finali, o pagine scheda, in realtà sono un complesso di
elementi che comprendono anche una serie di sotto pagine come quelle dedicate a
contenere le immagini, le sotto schede eventuali o gli imbuti di navigazione di
un eventuale carrello per gli acquisti on line.
Nello scrivere il codice delle
pagine che compongono la foglia finale è bene:
1.
mettere il rel no index su tutte le pagine del
carrello.
I documenti allegati vengono
letti ad indicizzati a patto che non siano immagini. Il fatto che contengano
una duplicazione del testo della scheda non produce danni dal punto di vista
dei filtri anti duplicazione.
Consigliamo di prevedere sempre
che i video siano pubblicati su you tube e poi embeddati[2]
nelle pagine. Abbiamo trattato l’argomento in una pagina chiamata il modo
migliore per essere su you tube.
Il testo che scriveremo dovrà
contenere un titolo da inserire nel tag h1, un sottotitolo nel tag h2 ed un
testo che contenga parecchie ripetizioni delle chiavi con le quali vogliamo che
la pagina venga trovata.
Tali chiavi dovranno essere
contenute anche nel titolo e nel sottotitolo della pagina.
È molto importante costruire
bene un testo breve di abstract che servirà a qualificare gli snippet che
usciranno sui motori e sui social network.
[1] Il rel
canonical è un tag html contenuto nell’header della pagina che serve a
dichiarare quale sia la pagina da considerare “originale”. Serve ad evitare
penalizzazioni da duplicazione quando sul sito vengono pubblicate + pagine con
lo stesso testo.
[2]
L’embedding, da cui il termine italianizzato embeddare, è una tecnica per
l’inserimento di elementi esterni ni una pagina web.
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